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Attualità venerdì 16 settembre 2022 ore 16:45

A Comeana tornano gli etruschi

Due giorni di festa con un villaggio etrusco animato da rappresentazioni di vita quotidiana, laboratori per bambini e visite al parco archeologico



CARMIGNANO — Nel periodo chiamato orientalizzante, tra la fine dell’ottavo secolo a.c. e gli inizi del sesto, l’area intorno a Carmignano fu molto frequentata dagli etruschi, che vi abitarono e prosperarono, allacciando intense relazioni politiche e commerciali con l’area del vicino oriente.

In superficie la civiltà etrusca non ha lasciato molte tracce ma il discorso cambia radicalmente se guardiamo all’architettura funeraria.

Il monumento più imponente e famoso della zona è il Tumolo di Montefortini, situato nell’area archeologica di Comeana.

Il tumulo è alto dodici metri con due tombe all’interno. La più antica è una tomba a tholos, quindi di forma circolare, con il diametro di oltre sette metri e con la copertura a falsa cupola. La seconda tomba è un sepolcro a camera, di forma rettangolare, preceduto da un corridoio monumentale, chiamato dromos, e un vestibolo quadrangolare. In questo caso la copertura è a falsa volta.

La tomba fu scoperta nel 1965 ma gli scavi iniziarono nel 1966, sotto la guida di Francesco Nicosia.

A lui è intitolato il poco distante Museo Etrusco di Artimino, che insieme ad altri tesori custodisce i reperti trovati a Montefortini, tra cui spiccano due incensieri di bucchero decorati a traforo, oggetti in avorio decorato e una magnifica coppa di vetro turchese.

Sempre a Comeana e non molto distante dal Tumulo di Montefortini si trova il Tumulo di Boschetti con la sua camera rettangolare, accuratamente pavimentata e sigillata da un lastrone di pietra, preceduta da un vestibolo al quale si accedeva attraverso un corridoio, chiuso a sua volta da un altro grande lastrone di pietra serena, materiale utilizzato anche per la costruzione del resto della tomba.

Anche in questo caso all'interno vennero recuperati oggetti pregevoli, alcuni provenienti dal lontano Egitto, oltre a monili d’oro e di argento.

E’ ai piedi di queste tombe che domani 17 settembre e domenica 18 settembre tornano gli etruschi.

No, non c’è da preoccuparsi, non tornano dall’aldilà oltre gli oceani del tempo ma semplicemente vengono rievocati nei costumi e nella vita quotidiana per iniziativa del Comune di Carmignano nella Festa Etrusca di Comeana, evento pensato per tutti coloro che indipendentemente dalla loro età vogliono avvicinarsi agli Etruschi ed alla loro grande civiltà.

Nelle due giornate della festa ci sarà un villaggio etrusco animato da rappresentazioni di vita quotidiana; verranno realizzati laboratori tematici per bambini e ragazzi e, soprattutto, ci saranno le visite guidate a vari siti del parco archeologico di Carmignano ed al tumulo di Montefortini, a lungo rimasto chiuso negli anni passati, che per l’occasione aprirà dalle ore 14 alle ore 20.

Le visite archeologiche e le altre iniziative sono tutte gratuite mentre le associazioni locali di volontariato cureranno la gestione di un piccolo mercato di prodotti artigianali in sintonia con il tema etrusco, la distribuzione di buon cibo e ottimo vino locale negli stand gastronomici.

Non c’è popolo europeo che sia stato maltrattato quanto gli etruschi; non c'è popolo la cui identità sia stata così sistematicamente distrutta. Quasi come se la posterità si sia ripromessa di spegnere ogni traccia del ricordo di una nazione che un tempo scrisse, con la sua azione pionieristica, il primo grande capitolo della storia dell' occidente.“

(Werner Keller)

Marco Burchi
© Riproduzione riservata


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