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Attualità giovedì 29 dicembre 2016 ore 18:10

Pronto soccorso preso d'assalto

Il picco influenzale mette a dura prova gli operatori sanitari della Usl Centro. Cgil: "Disagi e lunghe attese nelle strutture"



EMPOLI — Numerosissime le richieste di assistenza da parte dei cittadini, soprattutto nei presidi di Empoli e Prato.

Una situazione che, secondo La Fp Cgil Usl Toscana Centro "Ha costretto gli infermieri e gli operatori sanitari a lavorare in condizioni di elevato rischio clinico".

"I pronto soccorso di tutta l'azienda -prosegue il sindacato- stanno vivendo da tempo in una situazione di quotidiano sovraffollamento, con l'aumento dei pazienti in attesa di destinazione, che stazionano nelle barelle nei corridoi anche per più di 48 ore in attesa di ricovero".

Secondo la Cgil questo sovraffollamento sarebbe dovuto anche alla chiusura dei pronto soccorso di Castelfiorentino e Fucecchio, "Con un vertiginoso aumento del bacino d'utenza per il presidio empolese e l'aumento di più di 6mila accessi registrati nel 2016 per il presidio pratese".

"Mancano - commenta la Funzione Pubblica della Cgil Usl Centro- i necessari investimenti sia per l'adeguamento di queste strutture sanitarie progettate per accogliere minori afflussi di pazienti, sia per il potenziamento di tutto il personale sanitario che invece di aumentare ha subito una riduzione (specie nella componente medica), portando di fatto queste strutture nell'orlo del collasso".

La Fp Cgil torna quindi a denunciare "La sottostima delle dotazioni organiche

"L'attuale emergenza organizzativa -chiosa il sindacato- non può essere imputabile, come piacerebbe alla direzione aziendale, soltanto agli ormai prevedibili picchi influenzali, ma è invece dovuta sopratutto al fallimento della politica sanitaria regionale per il territorio incapace di imporre ai medici di famiglia, l'apertura degli ambulatori di continuità assistenziali per creare un valido filtro agli accessi impropri nei pronti soccorso, e la creazione di un numero sufficiente di posti letto di cure intermedie per dare una concreta risposta ai molti malati cronici che non possono piu' trovare una risposta negli ospedali per acuti".

La segreteria Fp Cgil aziendale della Usl Centro chiede interventi urgenti da parte dell'azienda "A partire da un adeguamento immediato del numero degli infermieri e degli operatori socio-sanitari, per impedire che la situazione possa ulteriormente degenerare".

"La grave epidemia di meningite che ha duramente colpito il territorio amministrato dalla USL Centro -conclude la Fp Cgil-  impone di essere affrontata con dipartimenti dell'emergenza nel pieno della loro efficienza con dotazioni adeguate per ogni profilo sanitario e strutture efficienti ed idonee per affrontare nel migliore dei modi possibili tutte le situazioni di iper afflusso che possono verificarsi, senza andare in crisi alla prima prevedibile ondata influenzale".


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