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Attualità lunedì 17 luglio 2017 ore 18:00

La nube irritante creata da una reazione a catena

Secondo le analisi di Arpat sarebbero state l'esposizione solare e l'umidità presenti in uno dei fusti a dare il via all'esalazione dei gas



PRATO — Il calore del sole e l'umidità, presenti in uno dei fusti di Biossido di Tiourea, potrebbero aver dato inizio alla decomposizione innalzando ancora di più la temperatura del materiale, che ha scaldato i contenitori vicini, innestando una reazione a catena.

E' quanto riferiscono in una nota congiunta Arpat e Asl in merito alla nube di vapori irritanti sprigionatasi ieri da un'azienda che produce prodotti chimici per l'industria tessile a Prato. 

Arpat e Asl hanno rilevato che "intorno alle 23.30 il fenomeno ha cominciato ad attenuarsi per gli interventi di tamponamento messi in atto dai vigili del fuoco, la cui azione ha bloccato la reazione chimica".

Ancora sulle cause, dall'ispezione che i vigili del fuoco sono riusciti a fare all'interno dei locali della ditta, assieme ai tecnici dell'azienda, è emerso che il problema era originato dal deposito dei fusti di Biossido di Tiourea, un agente candeggiante in granuli che reagisce con l'umidità degradandosi e scaldandosi. 

Il prodotto, prosegue la nota, "si decompone a 126 gradi, ma anche esposizioni prolungate a temperature superiori ai 50 gradi ed umidità possono causare decomposizione in ammoniaca, ossido e biossido di carbonio, solfuro di idrogeno e ossido di azoto. La sostanza e alcuni suoi composti di degradazione, in particolare acido solfidrico e ammoniaca, sono fortemente odorigeni".

"I gas di decomposizione - si spiega ancora - possono dare effetti irritanti in funzione della concentrazione in aria e quindi della distanza dal punto di sviluppo dei gas stessi; irritazioni dell'apparato respiratorio, in questo caso, possono verificarsi solo nelle immediate vicinanze del punto di sviluppo del gas".

Per questo, per motivi precauzionali, la popolazione delle abitazioni circostanti è stata invitata, con la collaborazione della Protezione civile, a stare all'interno delle abitazioni, chiudere le finestre e tenere spenti gli Impianti di condizionamento. Ulteriori verifiche saranno effettuate oggi.


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