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Attualità martedì 12 maggio 2020 ore 16:05

Fase 2, il reparto Covid resta in piena attività

ospedale prato

Iniziata negli ospedali toscani la Fase 2 col progressivo ritorno alla normalità dei reparti. Al Santo Stefano una media di 20 pazienti Covid



PRATO — La Fase 2 dell'emergenza Covid-19 è iniziata anche per gli ospedali della Toscana che, come stabilito dall'ordinanza regionale firmata lo scorso 3 maggio dal presidente della Regione Enrico Rossi, stanno piano piano iniziando il ritorno alla normalità dopo la fase acuta dell'emergenza. Una normalità in cui, tuttavia, resta alta l'allerta e soprattutto restano attive le misure necessarie a sopperire a un eventuale risalita dei contagi. 

A Prato, al Santo Stefano, sono stati sanificati alcuni posti letto utilizzati per i pazienti Covid nei mesi scorsi per l’utilizzo da parte di altre specialistiche. La direzione sanitaria dell'ospedale ha spiegato, in ogni caso, che "non è stata disposta la chiusura di interi settori dedicati a pazienti Covid". Nelle ultime settimane, in media sono stati ricoverati nei settori Covid del Santo Stefano circa 20 pazienti. Il reparto "bolla" resta pienamente attivo e continuerà ad esserlo nelle prossime settimane.

Ecco uno sguardo al resto degli ospedali della Asl Toscana Centro

Firenze

Qui sono già state definite le procedure per molti degli ospedali del territorio. Al Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri) sono stati riaperti e in parte alcuni sono in via di prossima riapertura, i reparti che erano stati riorganizzati per gestire i ricoveri Covid 19: l'iunità di terapia intensiva coronarica (Utic) con 6 posti letto e nei giorni scorsi anche del reparto di malattie infettive con 15 posti letto. Riattivato anche il Day Service. Già ripresa l’attività di chirurgia programmata e riaperta anche l’area medica No covid con circa 30 posti letto. Al momento a Ponte a Niccheri sono 39 i ricoverati Covid in area medica e chirurgica, contro i 114 ricoverati Covid a aprile e i 164 a marzo. Al Pronto Soccorso, dove gli accessi Covid sono passati a una media di 1-2 al giorno dai 10 di marzo, rimangono attivi il check point e le due aree, quella all’ingresso dove ci sarà sempre il pre-triage e un’area di espansione per gestire i casi sospetti in attesa del tampone.

Al San Giovanni di Dio, a Torregalli, è partita oggi la riconversione da Covid a non Covid del Day Hospital multidisciplinare che torna a essere OBI, cioè reparto di Osservazione Breve (OBI) con 16 posti letto. Riprenderà l’attività anche la Week Surgery nel padiglione Leonardo da Vinci che era stato adibito a Medicina Covid con 16 posti letto. Nel corso della settimana partirà la riconversione della Chirurgia d’Urgenza del padiglione Vespucci adibito a “Medicina Covid“ con 34 posti letto: gli attuali pazienti saranno trasferiti alle cure intermedie di Villa Donatello. Poi sarà la volta della Medicina A e B con 36 posti letto. Le Medicine C e D con altri 36 posti , nel corso dell’emergenza Covid sono rimaste sempre destinate ad attività di Medicina Interna no Covid mentre la Medicina E con 18 posti è rimasta ad attività no Covid di area medica prevalentemente specialistica. Qui i posti letto destinati ai pazienti Covid saranno 10 e nell’ex Hospice al piano terra del padiglione Leonardo da Vinci. Al San Giovanni di Dio ci sono da metà marzo all’8 maggio i ricoveri per Covid sono stati 177 in area medica e 20 nel reparto di terapia intensiva. Anche qui si è registrata una costante riduzione di accessi in pronto soccorso.

A Santa Maria Nuova resteranno in funzione 10 posti letto in Medicina B. E’ tornato attivo il Day Service multidisciplinare 12 ore al giorno e riaprirà nei prossimi giorni il reparto di cardiologia sub intensiva.

All'ospedale del Mugello, per i sospetti Covid resterà solo un’area nel Pronto Soccorso mentre sono stati chiusi i reparti Covid di terapia intensiva che aveva 7 posti letto assegnati e quello di Medicina per altri 20 posti letto. Al pronto soccorso resterà comunque un’area di isolamento per pazienti con sospetta infezione da Covid.

A Villa Donatello è ripresa l'attività ambulatoriale e la struttura è già stata adibita alle cure intermedi con 45 posti letto per pazienti Covid.

Pistoia

A Pistoia, al San Jacopo, la Fase 2 è iniziata da qualche giorno: 60 posti letto nel settore B dell'ospedale, restano dedicati alla cura dei pazienti Covid-19, 16 dei quali destinati ad "area grigia" per l'approfondimento diagnostico. A questi si aggiungono altri 10 posti letto di terapia intensiva. Nella fase di emergenza i posti letto erano stati complessivamente 161. Istituito anche un nuovo ambulatorio di follow up per il controllo dei pazienti Covid 19 dimessi. 


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