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Attualità lunedì 18 aprile 2016 ore 17:11

Il centro di scienze naturali si espande

Foto profilo facebook Csn

Il Comune di Prato si è aggiudicato il bando per la riqualificazione dei boschi dopo la tempesta di vento del 2015. L'area verde aumenta di 15 ettari



PRATO — La bufera del 5 marzo 2015 fece cadere 80 alberi e gran parte delle recinzioni. Ora sembra che si possa guardare avanti: l'area verde passerà da 18 a 33 ettari e nei nuovi spazi saranno piantumati 170 alberi. Si tratta, nel dettaglio di lecci, querce e cipressi. I lavori prevedono anche l'installazione di nuove recinzioni per un costo di circa 275mila euro. Il bando rientra vinto dal Comune di Prato rientra nel Programma di sviluppo rurale. 

"Diamo gambe e una nuova immagine al percorso di valorizzazione del Centro di scienze naturali - ha detto l'assessore all'ambiente del Comune di Prato, Filippo Alessi - Non lo facciamo con progetti faraonici ma attraverso una progettualità basata su interventi realizzabili, che prevedono l'intercettazione di tutti i possibili finanziamenti esterni. Con questa operazione è come se avessimo risparmiato un anno di finanziamenti comunali per il Csn".

Le nuove recinzioni, poi, potrebbero riaprire le porte del recupero della fauna selvatica, spiega il presidente del Centro Marco Morelli: "Come dimostrato da uno degli ultimi incontri pubblici sulla nascita del Parco delle Scienze e della Cultura, c'è un interesse ancora vivo affinchè gli animali siano presenti. I processi e i sequestri degli ultimi anni, così come il ritorno delle competenze amministrative dalla provincia alla Regione e la conseguente assenza di un interlocutore, non hanno certamente aiutato". 

Nel bilancio comunale 2017 è previsto un milione di euro come contributo al Centro di Scienze Naturali. "È necessario per partecipare al progetto europeo Life del ministero dell'Ambiente e cercare di ottenere un altro milione e mezzo di euro - spiega ancora l'assessore Alessi - L'idea che Villa Fiorelli possa diventare la nuova casa del Csn, non ci dispiace. Per questo la partecipazione a questo bando sarà il prossimo passaggio. Non prevedere nuova cementificazione nel parco ma utilizzare le strutture esistenti ci sembra il modo migliore per dare uno sviluppo senza impattare troppo sull'ambiente".


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