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Cronaca mercoledì 19 febbraio 2020 ore 12:20

In manette per la rapina in casa della sorella

La vicenda risale alla notte del 22 agosto del 2016. La donna era stata bendata e imbavagliata. L'uomo inchiodato dalle impronte digitali



PRATO — I carabinieri hanno rintracciato e arrestato un uomo di origine cinese accusato di aver rapinato la sorella nella sua abitazione e condannato a tre anni e mezzo di reclusione.

La vicenda risale alla notte del 22 agosto del 2016 quando, in una casa della periferia di Carmignano, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione di una donna che era stata bendata e imbavagliata ed era in evidente stato di choc. La donna riferì che poco prima quattro soggetti che parlavano cinese, a volto coperto e armati di bastoni e coltelli, si erano introdotti nella sua abitazione e l’avevano bendata e legata, derubandola di oro e denaro per circa duemila euro. I carabinieri del nucleo investigativo di Prato, specializzati nel rilevamento di tracce e impronte, hanno raccolto molti indizi, tra questi alcuni frammenti di nastro da imballaggio utilizzato dai malfattori per legare la vittima. I reperti vennero inviati al Ris di Roma per l’esaltazione delle impronte. La scoperta fu che su uno dei frammenti era presente l’impronta del fratello della vittima. A quel punto sono partite le indagini per appurare se le impronte presenti sul nastro fossero una casualità dovuta alla frequentazione della casa da parte dell’arrestato oppure se l'uomo fosse coinvolto nella commissione del reato. 

Le indagini avrebbero consentito ai carabinieri di accertare che sarebbe stato proprio il fratello della donna ad organizzare la rapina con alcuni complici, suoi connazionali, non ancora identificati.

In base ai successivi accertamenti gli inquirenti hanno ipotizzano che l'uomo fosse soffocato dai debiti di gioco e abbia organizzato la rapina forse sperando di trovare un bottino più ricco.


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