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Il papà di Ilaria Salis in tribunale a Budapest: «Speriamo di ottenere i domiciliari»

Cronaca venerdì 04 settembre 2015 ore 12:53

Il mostro di Foligno ha lasciato il carcere

Luigi Chiatti, condannato a 30 anni per l'omicidio di due bambini, è stato trasferito in una struttura per persone inferme di mente in Sardegna



PRATO — Chiatti, che oggi ha 46 anni, ha terminato di scontare la pena per l'uccisione di Simone Allegretti, 4 anni all'epoca dell'omicidio, e del tredicenne Lorenzo Paolucci.

In considerazione della sua pericolosità sociale, confermata nel luglio scorso dal Tribunale di sorveglianza di Firenze, Chiatti è stato trasferito in una struttura specializzata in Sardegna dove dovrà restare per almeno tre anni. Durante questo periodo, il suo stato di salute sarà valutato e, alla scadenza, la misura di sicurezza potrebbe essere confermata.

Le famiglie delle vittime temono però che il trasferimento in Sardegna dell'infanticida costituisca un ripiego. "Il fatto che si sia scelta un'isola - ha spiegato il loro avvocato, Giovanni Picuti - dimostra i timori del magistrato in ordine alla possibilità di recidiva ma non risolve il problema. Prima di sperimentare la guarigione dei criminali psichiatrici, l'Ordinamento ha il dovere di garantire il loro internamento e l'incolumità delle persone. Siamo di fronte alla manifesta incapacità dello Stato di porre in atto provvedimenti di corretta politica giudiziaria, così come auspicato dalla generalità dei cittadini".

Il piccolo Simone Allegretti fu ucciso il 4 ottobre 1992: il suo corpo fu ritovato due giorni dopo in una scarpata. Lorenzo Paolucci invece fu ucciso il 7 agosto 1993 e il suo cadavere fu ritrovato nelle immediate vicinanze della villetta abitata a quel tempo da Luigi Chiatti. Interrogato dagli inquirenti, il giovane confessò quasi subito i due omicidi che peraltro, durante le indagini, erano stati rivendicati prima da un mitomane, Stefano Spilotros, agente immobiliare, e poi da un giovane operaio della provincia di Macerata che si impiccò lasciando un biglietto con scritto "Sono io il mostro, perdonatemi".


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