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Cronaca venerdì 13 ottobre 2023 ore 19:10

Frode nel commercio dei pancali, fatture false per 100 milioni

Operazione della guardia di finanza partita dalla Toscana che si è snodata in tutta Italia. Coinvolte 56 società e altrettanti gli indagati



PRATO — Maxi frode fiscale nel settore del commercio di pallets - o pancali - scoperta dalla guardia di finanza di Prato, coordinata dalla dda di Firenze, che ha rilevato l'uso e l'emissione di fatture per operazioni fantasma per un valore di circa 80 milioni di euro ed iva per circa 16 milioni di euro. Coinvolte 56 società collegate ad altrettanti soggetti, tutti indagati (non ci sono misure di custodia), nell'intero territorio nazionale.
Le fiamme gialle hanno anche sequestrato beni per 4 milioni di euro tra 9 immobili, 8 auto, 20 rapporti finanziari, 4 imprese e 300.000 euro in contanti.

I finanzieri hanno ricostruito il meccanismo evasivo che, secondo le indagini, attraverso "teste di legno" ossia intestatari di imprese individuali senza alcuna dotazione aziendale e altre società "filtro" interposte operanti nel mercato dei pancali, movimentavano consistenti somme di denaro.

Secondo quanto ricostruito i prestanome erano intestatari di conti correnti, direttamente gestiti dal sodalizio criminale, utilizzati per movimentare, mediante all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, importanti somme di denaro che, al termine della catena riciclatoria, venivano con frequenza giornaliera prelevate in contanti dai vari prestanome su istituti finanziari dell’hinterland pratese, per essere successivamente concentrati presso gli uffici di una società con sede a Campi Bisenzio, dove venivano distribuite a vari soggetti titolari di attività economiche.

Le fiamme gialle, ancora come spiegano, sono riuscite ad intercettare un sistema di riciclaggio dei proventi illeciti basato, in sostanza, sul commercio e sulle false fatturazioni - cosiddetto 'Trade based money-laundering'. Nella medesima indagine i finanzieri hanno svolto anche controlli fiscali nei confronti delle imprese coinvolte, segnalando un fatturato complessivo di quasi 100 milioni all'Agenzia delle entrate che ha già emesso avvisi di accertamento per oltre 67 milioni di euro contestando imposte evase e sanzioni per oltre 42 milioni di euro.


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