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A Prato il primo intervento al cuore senza bisturi

E’ stato eseguito nel reparto di cardiologia dell’ospedale Santo Stefano su un paziente di 85 anni poi dimesso in buone condizioni

Foto di repertorio

Si è concluso con esito positivo all’ospedale Santo Stefano di Prato il primo intervento al cuore di chiusura percutanea dell'auricola sinistra senza l’uso del bisturi. Il paziente su cui è stato eseguito l’intervento, un anziano di 85 anni, è stato dimesso dopo 48 ore in buone condizioni cliniche. Lo spiega la ASL in una nota. 

A eseguire la procedura, spiega ancora l’azienda sanitaria, è stato il responsabile del Laboratorio di emodinamica della cardiologia, dottor Mauro Maioli con la supervisione del professionista esperto, dottor Sergio Berti, direttore della Cardiologia Interventistica dell'Opa di Massa e la collaborazione del dottor Vito Silvestri, anestesista della terapia intensiva del Santo Stefano. 

La chiusura percutanea dell’auricola rappresenta una valida alternativa alla terapia anticoagulante nelle categorie di pazienti che non possono assumerla. Si tratta anche di una efficace possibilità per evitare l'ictus, il rischio principale per pazienti che soffrono di fibrillazione atriale.

"L'auricola -  ha detto il direttore della cardiologia del Santo Stefano Francesco Bellandi - è una sorta di diverticolo dell'atrio sinistro che è spesso sede di formazione di trombi nei pazienti con fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è un'aritmia molto frequente con una incidenza crescente con l'invecchiamento della popolazione. Il pericolo maggiore di questo disturbo del ritmocardiaco è appunto la formazione di trombi, perlopiù in auricola. Da questa sede, i trombi possono andare ad occludere le arterie cerebrali che forniscono sangue al cervello con conseguente ictus cerebrale ed esiti gravemente invalidanti e talora fatali”.