La questione dal 1 gennaio è passata alla Regione in seguito alla redistribuzione delle mansioni tra gli enti. Ora, spiega il presidente della Provincia di Prato Matteo Biffoni, si lavora per coinvolgere l’assessorato regionale all’ambiente e il Genio civile per cercare di dare avvio al risanamento della strada e del versante colpito dalla frana.
Il progetto preliminare è pronto dal 2013 e vale circa 600 mila euro. Il patto di stabilità, però, ha bloccato puntualmente ogni anno l'erogazione delle risorse necessarie. La frana al chilometro 3 della strada ha comportato, tra l'altro, l'emanazione dell'ordinanza provinciale che limita la percorribilità ai mezzi al di sotto delle 7 tonnellate.
A sollevare la questione in Consiglio provinciale è stato il consigliere Pd Emanuele Pacini.
Il problema, però, è che “quella strada è l’unica via di collegamento per i mezzi pesanti e per il turismo verso le frazioni del comune di Cantagallo e le foreste del demanio costituite dalla Riserva Acquerino Cantagallo", ha detto Pacini.
Per il momento la Provincia interverrà sui costoni che hanno visto due smottamenti alcuni giorni fa.