Attualità

Quinto Martini, l'arte celebrata in un convegno

Iniziativa a 25 anni dalla scomparsa per ricordare lo scultore e pittore nato a Seano e rimasto sempre molto legato al territorio

La sua traccia è indelebile nel panorama culturale e nazionale e internazionale, ma nonostante questo Quinto Martini non ha mai rescisso il legame con i propri luoghi d'origine.  Proprio Carmignano, comune che gli ha dato i natali, lo celebra con una serie di iniziative che culminano con un convegno, il prossimo 26 novembre, promosso in collaborazione con il Gabinetto Vieusseux di Firenze.

“Spesso Quinto diceva e scriveva che dopo qualche anno dalla morte di un'artista la sua opera comincia a vivere o morire: è la resa dei conti col tempo che non si fa pregare – ricorda Stefania Martini, presidente dell’associazione Parco Museo Quinto Martini e nipote dell’artista - Quando vedo le persone che si commuovono, e ringraziano, durante le aperture straordinarie della casa-studio a Seano, penso che l’arte di Quinto vive e vivrà.”

Il convegno è in programma il 26 novembre alle 17 nella sala Ferri di Palazzo Strozzi. Ad organizzarlo, è il Comune di Carmignano insieme al Gabinetto Vieusseux. Presenti lo storico dell'arte Giorgio Bonsanti, l'esperto d'arte Marco Fagioli e la storica dell'arte Lucia Minunno. Parteciperanno anche il sindaco di Carmignano Doriano Cirri e la direttrice del Gabinetto Vieusseux Gloria Manghetti.

L'arte di Martini, fra l'altro protagonista anche di due mostre in corso, una all’Ermitage di San Pietroburgo dove ben cinque opere sono entrate a far parte della collezione permanente e una a Villa Bardini a Firenze dove l'artista è presente con una serie di ritratti di artisti e letterati, sarà celebrata anche attraverso alcune manifestazioni nella natia Carmignano.

“L'amministrazione ha stretto nel tempo una forte collaborazione con la famiglia e l'associazione Parco Museo per promuovere una maggiore conoscenza e divulgazione dell'opera di Quinto Martini – sottolinea l'assessore alla Cultura di Carmignano Fabrizio Buricchi – Fra le azioni intraprese ci sono state l'acquisto della casa-studio di Seano e la conservazione delle sculture esposte al Parco Museo affidata all’Opificio delle Pietre Dure.”