Cronaca

Casa sequestrata, ma è un pesce d'aprile

Sorpresa e preoccupazione dei residenti che sulla porta di casa hanno trovato un avviso della 'pulizia' municipale. Stesso scherzo anche a Prato

Quella 'U' al posto della 'O' di 'pulizia municipale' non è stata notata subito. A preoccupare è stato piuttosto il messaggio contenuto nell'avviso riportato nel cartello affisso sul complesso immobiliare di via del Ponte di Mezzo: un falso avviso di sequestro preventivo del palazzo da parte del Comune di Firenze e della “Pulizia” Municipale sulla base di una fantomatica “circolare comunale” dell’Amministrazione di Lampedusa sul “ricollocamento dei profughi come Direttiva Europea 6969 del 31/03/2017 in vigore dal 01/04/2017. 

L'assessore comunale alla sicurezza urbana ha bollato l'episodio come "uno scherzo di pessimo gusto. Nessun sequestro né tantomeno nessun obbligo di accoglienza per i richiedenti asilo”. 

La disposizione riportata sul cartello, spiega in una nota il Comune, che di fatto consisterebbe nella requisizione dell’immobile con l’intimazione al proprietario di trovare e individuare “almeno un locale nella magione atto ad ospitare numero 2 rifugiati politici provenienti dall’Africa Settentrionale e metta a loro disposizione l’uso esclusivo di bagno e cucina”. E “in alternativa per il dissequestro dell’immobile è ammesso il pagamento in misura ridotta di sanzione pecuniaria pari a € 516 che confluiscano nel Fondo Europeo per i rifugiati politici”. Sanzione che raddoppia nel caso in cui il pagamento venga effettuato oltre le 24 ore successive “come citato dal nuovo regolamento nazionale del 30/02/2017 governo Gentilone”. 

Solo in fondo al cartello l’indicazione di chi ha stampato il cartello: “Tipografia Da què Grulli sempre più Grulli”. 

“Si tratta di un gesto irresponsabile verso anziani e cittadini che possono fraintendere e non notare i piccoli dettagli rivelatori del fatto che è uno scherzo da 1° di aprile – ha quindi detto l’assessore Gianassi – faremo verifiche per individuare i responsabili”.

Lo stesso scherzo si è ripetuto anche a Prato. In questo caso, al posto del simbolo del Comune di Firenze c'era quello di Prato, sempre affiancato dalla scritta della 'pulizia municipale'. Ma il senso resta lo stesso.