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I cinque gioielli montemurlesi da salvare

Il Comune ha presentato al Governo i progetti di recupero dei luoghi dimenticati da salvare. Disponibili 150 milioni a livello nazionale

Sos per cinque perle da salvare sul territorio montemurlese. Si tratta della Fonte della Funandola in via di Cicignano, del lavatoio pubblico di Bagnolo, della Casa alla Cave, del cimitero di Albiano e dell'antico percorso sulla strada di Doccia.

"E' intenzione dell'amministrazione - spiega l'assessore al patrimonio Simone Calamai - valorizzare il patrimonio comunale attraverso il recupero dei beni culturali, così detti minori, oggi abbandonati a causa delle mutate esigenze sociali, rendendoli nuovamente utilizzabili con finalità didattiche e istituzionali. Si tratta di piccoli manufatti, ma che testimoniano la storia di Montemurlo".

Anche i privati cittadini hanno segnalato a Palazzo Chigi i propri luoghi del cuore, che, però, trattandosi di beni privati, probabilmente non potranno rientrare nel finanziamento governativo: Villa del Barone, il tabernacolo di Fornacelle, la fontana sul muro di cinta della Villa Strozzi a Bagnolo.