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Il cippo etrusco potrebbe tornare a casa

Ad annunciare la possibilità di una mostra con il reperto ritrovato sotto la Rocca di Montemurlo è il sindaco Mauro Lorenzini

Foto profilo facebook Comune di Montemurlo

Quella in piazza Castello è una copia, ma per ora solo pochi hanno ammirato l'originale. Si tratta del “cippo di Montemurlo”, la pietra a forma di parallelepipedo di origine etrusca che risale agli inizi del V secolo avanti Cristo e che nel 1933 fu rinvenuta da Renato Piattoli al castello di Rocca. E' una stele di arenaria alta 81 centimetri con la raffigurazione di un uomo, che, come altre simili sparse nell'area tra Prato e Firenze, stava ad indicare il luogo di sepoltura di notabili del tempo. 

Il pezzo è ospitato ora in Palazzo Pretorio a Prato. 

Questa mattina il sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, insieme all'assessore alla cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, ha visitato l'esposizione ed ha sottolineato l'importanza del reperto: "È davvero un'emozione vedere l'originale del cippo rinvenuto alla Rocca, un pezzo della nostra storia, che ci racconta delle nostre radici etrusche. Come Comune stiamo pensando di attivarci per “riportare a casa” il cippo, magari nell'ambito di una mostra che potremo allestire proprio a Rocca. Intanto invito tutti i montemurlesi a non perdere l'occasione della mostra a Palazzo Pretorio per ammirare il cippo e le altre preziose opere in mostra".