Attualità

L'unione pastorale adotta i migranti

Una famiglia in fuga dalla guerra civile in Guinea ha trovato accoglienza a Montemurlo e ora punta a diventare economicamente autonoma

"Non vogliamo fare assistenzialismo, ma abbiamo ritenuto importante non far cadere nel vuoto l'appello di Papa Francesco. Così, grazie all'aiuto di tante persone, ci siamo fatti carico di questa famiglia che ci è stata segnalata dalla Caritas di Prato", spiega Francesco Messineo del Cisom.

"Il nostro obbiettivo - prosegue - è renderla quanto prima integrata e autonoma dal punto di vista economico, in modo che possa camminare con le proprie gambe".

La famiglia, composta da padre, madre e due figli di 2 e 6 anni, è stata 'adottata' dalle parrocchie di Montemurlo Sacro Cuore, Bagnolo e Fornacelle, in collaborazione con Cisom Montemurlo - Croce di Malta e la San Vincenzo de' Paoli.

Il padre dei bambini, che ha lo status di rifugiato, ha trovato un lavoro in un'azienda agricola della zona. Ora l'obiettivo è, appunto, l'autonomia economica. 

"Ringrazio l'unità pastorale per l'impegno dimostrato - dice il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini - Si fa integrazione quando si mettono le persone nelle condizioni di ricostruirsi un futuro, quando si ridà loro la dignità del lavoro e l'opportunità di progettare una vita di libertà".