Cronaca

Scarti tessili abusivi, due ditte sequestrate

Stoccate in quei capannoni c'erano 70 tonnellate di materiale trattato in maniera irregolare in un caso e con attività del tutto abusiva nell'altro

L'interno di uno dei capannoni

Un'operazione congiunta della polizia provinciale di Prato, della polizia municipale di Montemurlo e di Arpat ha portato al sequestro preventivo di due capannoni nei quali erano attive due ditte per il trattamento degli scarti tessili e che contenevano stoccate 70 tonnellate di materiali. I titolari delle aziende sono stati denunciati.

Gli scarti tessili erano trattati illecitamente. Una delle due aziende è risultata completamente abusiva, mentre l'altra non rispettava le prescrizioni autorizzative, in particolare non aveva comunicato l'inizio dell'attività nei 60 giorni precedenti all'avvio dei macchinari, così come previsto dalla normativa ambientale. 

Nei due capannoni, rispettivamente di 1.000 e 2.000 metri quadrati, erano stoccate senza alcuna autorizzazione 70 tonnellate di scarti tessili, in difformità alle quantità previste dalla normativa antincendio. Gli immobili e tutto il loro contenuto sono stati sottoposti a sequestro preventivo e i titolari delle attività denunciati penalmente. 

Nelle aziende erano in fase di montaggio vari macchinari utilizzati per il trattamento degli scarti tessili, in particolare un'attività di sfilacciatura senza autorizzazione. Plauso per l'operazione è giunto dal sindaco di Montemurlo, Simone Calamai e dal presidente della Provincia Francesco Puggelli, mentre la comandante della Municipale montemurlese Enrica Cappelli e il comandante della polizia provinciale Michele Pellegrini hanno messo l'accento sull'importanza della collaborazione tra enti.