Attualità

Dopo le bombe dei tedeschi il patto di stabilità

Si riaccendono le speranze per il ponte Manetti voluto dal Granduca Leopoldo II. Le risorse per il piano di recupero sono ancora bloccate

Forse ci siamo. La riunione tra Provincia, Comune di Prato e Comune di Poggio a Caiano qualche proposta sul tavolo l'ha messa.Due le ipotesi di lavoro possibili per il recupero del ponte Manetti: da una parte il reperimento dell’importo complessivo nel bilancio preventivo 2016 della Provincia sbloccando l’investimento dal tetto del patto di stabilità, dall'altra lo stralcio dell’intera opera in due parti separate in modo da realizzare nella prima fase, il ponte di collegamento e quindi rendere utilizzabile l’infrastruttura ciclo-pedonale, rinviando ad un secondo stralcio il completamento delle opere accessorie.

Sul fronte dei costi, si parla di un milione e 200mila euro di investimenti. Di questi 720mila sono coperti dai contributi della Regione Toscana, e il resto è a carico della Provincia e dei Comuni di Prato e Poggio a Caiano.

Una storia lunga quella del ponte Manettio che fu costruito nel 1833 da Alessandro Manetti su incarico del Granduca di Toscana Leopoldo II. Nel 1944 fu distrutto dai tedeschi durante seconda guerra mondiale. 

Il bando di gara per la realizzazione del ponte ciclopedonale  è del 2010 e il progetto definitivo è stato approvato nel 2014, ma da allora non si è potuto dare il via ai lavori a causa delle risorse bloccate dal patto di stabilità