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A meta ottobre riapre il centro Luigi Pecci

La data è fissata per il 16 ottobre. All'interno del museo, una mostra inaugurale di artisti internazionali a cura del direttore Fabio Cavallucci

La riapertura del museo, che comprenderà anche molte novità come il nuovo percorso espositivo, è stata presentata in conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati alla presenza della vicepresiedente Monica Barni, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana Irene Sanesi, il direttore del Pecci Fabio Cavallucci e il progettista Maurice Nio. 

Dalla crisi del Pecci del 2006 a oggi il percorso è stato lungo e impegnativo: il raddoppio della struttura ha visto affiancati Comune di Prato e Regione Toscana ma anche tutti gli altri soci della storica associazione per l'arte contemporanea Luigi Pecci che ha gestito il centro fino al 29 febbraio del 2016.

La mostra inaugurale ha come titolo: "La fine del mondo" e comprende le opere di oltre cinquanta artisti internazionali con un allestimento, curato dal direttore del museo Fabio Cavallucci, dal team interno e da un nutrito gruppo di advisor internazionali, che si estenderà sull'intera superficie del museo di oltre 3000 metri quadrati.

Il pubblico potrà così entrare nella nuova ala, realizzata da Maurice Nio dalla forma simile ad un astronave, e si troverà di fronte un istallazione dell'artista svizzero Thomas Hirschhorn, Una volta all'interno si avrà come la sensazione di essere proiettati ad anni luce di distanza immersi in una sorta viaggio cosmico.

"A esempio delle sinergie che avremo in futuro per sviluppare la presenza dell'arte contemporanea in Toscana -ha detto Monica Barni - posso già ricordare il biglietto comune tra Centro Pecci e Palazzo Strozzi che abbiamo annunciato ieri in occasione della presentazione della mostra di Ai Weiwei. Anche la recente costituzione della Fondazione regionale per le arti contemporanee va in direzione di questo obiettivo: sostenere la ricerca e la sperimentazione con tutti gli strumenti possibili".