Cronaca

Bancarotta fraudolenta e scatta l'arresto

L'indagine condotta dalla guardia di finanza è stata avviata nel 2019 e ha portato anche al sequestro di beni per un valore di oltre 1 milione di euro

Arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta e sequestro di beni per un valore di oltre un milione di euro: questo l'esito dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Prato e che ha portato alle misure nei confronti di un imprenditore pratese.

L'uomo, 62 anni, era titolare di una società dichiarata fallita. E' finito agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio ed evasione fiscale al termine di un'indagine avviata dalle Fiamme Gialle pratesi nel 2019 e coordinata dalla procura cittadina col coinvolgimento di altre 10 persone a cui sono contestati, a vario titolo, i reati di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, autoriciclaggio e omesso versamento di ritenute Irpef. 

"Nel corso delle indagini - spiega una nota della Gdf - è emerso che il sessantaduenne, in concorso con altri, avrebbe sottratto la quasi totalità del patrimonio netto facendolo confluire in un'altra società tramite una scissione prima del fallimento. Così sarebbero state sottratte ingenti somme destinate ai creditori dell'azienda in corso di fallimento. I finanzieri hanno sottoposto a sequestro preventivo i beni dell'imprenditore arrestato tra i quali figurano un immobile, un'auto e una moto, e disponibilità finanziarie per un ammontare di circa 1,1 milioni di euro".