Cronaca

Controlli in tintolavanderia, scattano i sigilli

Controllo interforze in un'azienda a conduzione cinese. La polizia municipale ha posto sotto sequestro amministrativo due macchinari

Continua l’attività interforze volta al controllo delle aziende ad impatto ambientale nel territorio pratese. 

L’accertamento questa volta ha interessato una ditta a conduzione cinese che svolge attività di tintolavanderia di tessuti e capi di abbigliamento.

L’unità operativa di polizia ambientale ha svolto, congiuntamente a tecnici del Dipartimento Arpat di Prato, la verifica circa le emissioni in atmosfera e sugli scarichi idrici generati durante l’attività lavorativa, che prevede l’impiego di numerosi prodotti e sostanze chimiche. 

I vigili del fuoco hanno contestato al titolare, un cittadino cinese di 35 anni, numerose violazioni relative alle normative antincendio, ovvero la mancata fruibilità delle vie di esodo nonché l’assenza di revisione e manutenzione degli estintori e della rete idranti.

Infine, è emerso che i rifiuti speciali prodotti dall’azienda, costituiti anche da ritagli tessili, venivano gestiti senza i corretti riscontri documentali. Per tali motivi la polizia municipale ha contestato la sanzione per la non corretta tenuta dell’apposito registro di carico e scarico dei rifiuti e posto sotto sequestro amministrativo due macchinari, imponendo alla ditta la regolarizzazione e l’individuazione di soggetti autorizzati allo smaltimento corretto dei rifiuti prodotti.

Per un operaio, l’ispettorato del lavoro ha accertato la mancanza di un regolare contratto lavorativo.