Neppure uno dei due negozianti controllati era capace di tradurre cosa ci fosse scritto sulle confezioni di cosmetici dove erano riportati solo ideogrammi orientali: cinesi, coreani e giapponesi. I belletti irregolari, che non consentivano la tracciabilità, sono stati sequestrati a decine dalla polizia municipale di Prato in due negozi.
Di preciso sono state 123 le confezioni su cui sono stati apposti i sigilli, mentre nei confronti dei due esercenti sono state elevate altrettante sanzioni per un importo di 2.000 euro ciascuna. A mettere a segno l'operazione è stata l'unità commerciale della polizia municipale di Prato.
I cosmetici, prevalentemente rossetti, creme e maschere per viso e matite per occhi, non riportavano in lingua comprensibile le indicazioni sulle modalità d'uso, scadenza e composizione, in violazione degli obblighi di etichettatura previsti dalla normativa europea e nazionale a tutela e garanzia della salute degli acquirenti e della leale concorrenza commerciale. Gli accertamenti condotti nel negozio consentivano inoltre di risalire ad una seconda attività commerciale di vicinato che avrebbe fornito i prodotti, posta a poche centinaia di metri di distanza.