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Covid al lavoro, sindacati in allarme

Secondo i dati Inail diffusi dalla Cgil il Pratese è la terza provincia italiana per incidenza percentuale sul totale dei casi toscani

Per il Covid-19 nei luoghi di lavoro pratesi è allarme da parte dei sindacati. E' in particolare la Cgil a passare in rassegna i dati territoriali sui contagi in azienda da fonte Inail per concludere che: "Il virus a Prato corre anche nei luoghi di lavoro. A certificarlo ci sono i dati". A parlare è Lorenzo Pancini, segretario generale della Cgil di Prato

I dati presi in esame sono quelli forniti dall'Inail sui primi due mesi dell'anno, secondo i quali a gennaio e febbraio le denunce di infortuni sul lavoro causa Covid-19 sono state 84 (+5,8% rispetto a dicembre 2020), facendo salire a 795 quelle totali dal 1 gennaio 2020 che vedono coinvolti 690 donne e 185 uomini.

Prato risulta la terza provincia per incidenza percentuale (9,7%) sul totale dei casi toscani registrati nel periodo 1 gennaio 2020 - 28 febbraio 2021 (8.244), preceduta da Firenze e Pisa. "E' vero che Prato, con la più alta incidenza di contagi in Italia su 100.000 abitanti, è inserita in un'area a forte mobilità di persone e merci - analizza Pancini - ma questo non giustifica l'ignorare il fenomeno di una circolazione del virus che non si ferma certo agli ingressi dei luoghi di lavoro, come attestato da Inail e Asl. Anzi l'intensità dei contagi, stando sempre al report Inail, è in aumento, per altro in tutte le province toscane".