Attualità

Pec a valanga, protesta dei tessili per riaprire

Circa 200 aziende del distretto pratese hanno inondato per protesta la posta elettronica della Prefettura annunciando la parziale riapertura

Ci sono stati gli appelli al governo nelle scorse settimane. Ora è la volta di una nuova manifestazione di protesta attraverso i messaggi di posta elettronica certificata PEC che, a quanto risulta, da stamattina sarebbero arrivate come una valanga in prefettura e alla presidenza del Consiglio dei ministri. Mittenti, numerose aziende tessili pratesi che comunicano, così, la loro intenzione di procedere a una "parziale riapertura". Le aziende non fanno parte di quelle che possono agire in deroga al "lockdown" e per questo l'invio in massa dei messaggi di PEC è da considerarsi una nuova azione di protesta. 

Tra le motivazioni addotte dalle aziende, la deperibilità dei prodotti tessili e dell'abbigliamento pari a quella dei generi alimentari e il rischio di richieste danni pesanti in caso di mancato rispetto degli ordini. Il tutto con la garanzia del rispetto scrupoloso delle norme a tutela della sicurezza e dei protocollo anti-contagio previsti sia a livello nazionale che regionale specificando che l'ingresso da parte dei dipendenti e dei collaboratori in azienda è su base volontaria.