Cronaca

Detenuto appicca il fuoco in cella di isolamento

Tre agenti di polizia penitenziaria sono rimasti intossicati nel carcere della Dogaia a causa del fumo che si è sprigionato dal rogo

Ad appiccare il fuoco è stato un detenuto italiano di 30 anni con problemi psichiatrici. Il personale di vigilanza del carcere pratese è entrato subito in azione e ha messo in sicurezza il resto della sezione. Gli agenti intervenuti, però, sono rimasti intossicati dal fumo respirato e sono finiti al pronto soccorso dove hanno trascorso la notte. Tutti e tre ne avranno per una settimana. 

A dare notizia dell'episodio è stato il coordinatore territoriale della Uilpa polizia penitenziaria di Prato Massimo Lavermicocca. Solo grazie all'intervento dei colleghi, si legge in una nota, "si è evitato il peggio, scongiurando guai ben più peggiori". 

Immediata, però, anche la denuncia.  Ancora una volta, scrive la Uil, "registriamo gravi situazioni di disagio nei confronti del personale di polizia penitenziaria, che paga le deficienze dell''amministrazione sul piano organizzativo e gestionale della struttura Pratese finanche in termini di risorse umane strumentali e tecniche, che sembrano latitare".