Cronaca

Ecatombe di storni nel congelatore

La polizia provinciale di Prato ha sequestrato reti, trappole di ferro e fucili a un bracconiere. Nel suo congelatore c'erano 53 uccelli morti

Il suo terreno di caccia era un campo a Castelnuovo dove l'uomo, un 65enne italiano, di norma coltiva ortaggi e alberi da frutto. Il terreno era recintato e nascosto da una siepe di alloro per evitare che sguardi indiscreti potessero sbirciare all'interno.

In mezzo alla vegetazione, gli agenti hanno scoperto quattro reti per la cattura degli uccelli, quattro trappole in ferro a scatto a cui si sono aggiunti due fucili da caccia, un calibro 24 e una carabina. Trovate anche 23 cartucce. Che tutto questo arsenale fosse di norma usato dal 65enne è stato confermato dal congelatore, trovato pieno di uccelli morti. 

Nel campo il bracconiere aveva anche sistemato alcuni merli e tordi bottacci come richiami vivi per attrarre l'attenzione dei volatili che poi finivano nelle sue trappole. Proprio gli agenti della municipale hanno trovato uno storno intrappolato ma ancora vivo. Sono stati loro a liberarlo. 

Al cacciatore sono stati contestati i reati di uccellagione, caccia con mezzi vietati, detenzione e uccisione di animali e specie nei cui confronti la caccia è vietata, oltre a maltrattamento di animali e omessa custodia nei confronti di due fucili e delle relative munizioni.