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Export, 2020 con il segno meno

Terzo trimestre marcatamente negativo per i comparti dell'abbigliamento e della metalmeccanica. I dati forniti da Confindustria Toscana nord

L'onda lunga del Covid ha condizionato l'andamento dell'export nel terzo trimestre del 2020. E' quanto emerge dai dati Istat elaborati dal centro studi di Confindustria Toscana Nord che, si legge in una nota dell'associazione di categoria "Forniscono per Lucca, Pistoia e Prato un quadro complesso e condizionato da vari fattori legati direttamente o indirettamente alla pandemia e alle misure adottate per contrastarla. In linea generale, per vari settori il terzo trimestre ha rappresentato il momento di ripartenza per la consegna di produzioni bloccate dal lockdown o comunque ritardate dalla pandemia, con un effetto rimbalzo talvolta anche molto netto ma da ricondurre all'onda lunga di quanto avvenuto nel trimestre precedente".

"Il dato di Prato, all'insegna di un segno meno non troppo severo (-5,1% rispetto al terzo trimestre 2019) - si legge nalla nota dell'associazione- è condizionato dalle prestazioni del comparto tessuti, che riporta un risultato quasi in pareggio (-0,7%, calcolato sull'intero distretto) rispetto al corrispondente periodo del 2019. Un esito, questo, dovuto in gran parte alle consegne effettuate a luglio e inizio agosto di commesse ricevute anche precedentemente al lockdown, e che bilancia in parte il -12,6% dei filati e il -11,5% degli altri prodotti tessili (tessuti non tessuti e a maglia, speciali, spalmati, moquette). Più marcatamente negative, pari a -12,2%, le prestazioni del comparto abbigliamento e maglieria e della metalmeccanica (-20,8%). Nonostante il contenuto arretramento del terzo trimestre, l'export pratese dei primi 9 mesi del 2020 segna -20% rispetto allo stesso periodo del 2019".