Cronaca

Prodotti non sicuri, sequestrati 324.000 pezzi

Impossibile tracciare quegli articoli messi in commercio benché potenzialmente pericolosi per i clienti in quanto non conformi alle normative

La Finanza al lavoro

Prodotti non conformi quanto a indicazioni ed etichettature, preparati erboristici non certificati, un ristorante chiuso per cattiva conservazione delle merci: è la situazione riscontrata dai Finanzieri del nucleo mobile del gruppo di Prato che hanno finito col sequestrare oltre 324.000 articoli denunciando 5 persone e segnalando 7 imprese al ministero delle politiche agricole e alla camera di commercio nell'ambito dell'operazione di polizia denominata All-In.

L'azione dei militari della Finanza era volta al controllo economico del territorio e finalizzata principalmente alla prevenzione e repressione delle condotte illecite nel settore del commercio al dettaglio di prodotti non sicuri e pericolosi per la salute. Al centro dell’attenzione numerose aziende della provincia dedite alla commercializzazione di prodotti di importazione di varia natura.

Nella rete dell'operazione sono finiti prevalentemente prodotti elettrici ed elettronici, giocattoli, bigiotteria e articoli di abbigliamento considerati potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti, in quanto non conformi alle norme comunitarie e nazionali che ne disciplinano la tracciabilità tramite una corretta etichettatura recante l’indicazione del produttore e dell’importatore, la composizione così come le istruzioni per l’utilizzo in lingua italiana.

Nelle erboristerie etniche, poi, erano in commercio prodotti ad uso terapeutico ma privi di certificazione sanitaria e autorizzazione del ministero della salute da personale sprovvisto delle necessarie qualifiche professionali. Il ristorante, infine, è stato chiuso coattivamente dopo controlli congiunti col personale dell’ufficio sanità pubblica e sicurezza alimentare dell’Asl da cui è emerso che conservasse i cibi in locali poco salubri.

Sempre nell'ambito del medesimo contesto sono stati eseguiti controlli in materia di corrispettivi telematici nei confronti di 180 esercizi commerciali, 46 dei quali conclusi con la constatazione di irregolarità segnalate all’Agenzia delle Entrate di Prato per l’applicazione delle relative sanzioni amministrative.