Le candidature arrivate da tutto il mondo sono state 230. Tra questi sono stati inclusi nella top ten dei finalisti Yu Kongjian dello studio Turenscape (Cina) con architetto Roberto Pasini; Alejandro Gaston Aravena Mori dello studio Elemental (Cile) con Emanuele Barili; Petra Blaisse dello studio Inside Outside (Olanda) con Massimo Alvisi; Ludwig Ferdinand dello studio Bau Botanik (Germania) con Carlo Scoccianti; Jacob+Macfarlane e lo studio Coloco di Parigi (Francia); Maxwan Architects and Urbanists di Rotterdam; Mdp Michel Desvigne (Francia) con Paolo Brescia di Obr; Dan Dorell dello studio Dgt di Parigi; Dogma, Martino Tattara con Elia Zenghelis di Bruxelles; Benedetta Tagliabue di Miralles/Tagliabue Embt di Barcellona.
Il prossimo passo sarà dopo l'estate, quando sarà annunciato il vincitore al quale sarà consegnato un premio di 40mila euro e affidato l'incarico definitivo del nuovo parco.
"Con questi nomi è evidente come Prato sia al centro dell'attenzione internazionale su un tema di grande richiamo come la riqualificazione di un grande spazio pubblico - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni - Ci vuole coraggio nelle scelte anche urbanistiche per lanciare il nome della città di Prato nel mondo in un'ottica assolutamente positiva".