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Gli operai pratesi che accesero la Consulta

La prima ordinanza alla Corte Costituzionale fu depositata 60 anni fa sul caso di due tessili che si ribellarono al codice penale fascista

Si chiamavano Sergio Masi ed Enzo Catani i due operai tessili disposti a farsi processare pur di abbattere una legge del codice penale fascista che vietava di distribuire volantini sindacali.

Nel dicembre del 1955 i due decisero di rivolgersi al pretore di Prato, cioè ad Antonino Caponnetto al suo primo incarico proprio nella città laniera. La sua fu l'ordinanza numero 1 rimessa alla Consulta. Dopo di lui, con un'azione concordata, altri 30 pretori fecero lo stesso. I giudici costituzionali ne discussero nell'udienza del 23 aprile 1956. La sentenza che fu depositata a giugno fu il primo colpo assestato al codice penale del Ventennio. Ancora è possibile trovarla con una ricerca in Gazzetta Ufficiale.

L'episodio dei due operai che dettero il via alla storia lunga 60 anni della Corte Costituzionale, è stato ricordato dallo storico del diritto Maurizio Fioravanti nel corso di un dibattito organizzato a palazzo della Consulta a Roma.