Cronaca

All'Igho market restano i sigilli

Respinta dal Tar la richiesta di sospensiva presentata dai titolari del negozio nel centro di Prato dopo la chiusura disposta dal Comune di Prato

Un'ordinanza sindacale legittima e fondata. Questo il parere del Tribunale Amministrativo sulla decisione del Comune di chiudere il market di via Tintori.

In sostanza il Tar riconosce in questo modo il supporto alle motivazioni che hanno spinto il sindaco Matteo Biffoni a firmare la chiusura per un così lungo periodo dell'attività. Il market, spiega il Comune, è accertato che fosse un “abituale ritrovo di spacciatori di droga e di persone socialmente pericolose” e quindi “tale presupposto appare, ad un primo esame, idoneo a legittimare l'adozione di un provvedimento finalizzato alla tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana”.

C'è voluto un anno di appostamenti della polizia municipale per arrivare all'apposizione dei sigilli. 

Come nel caso del market di via Santa Margherita, chiuso il 19 novembre 2015, l'ordinanza sindacale faceva inoltre riferimento all' articolo 54 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, che dà la facoltà al sindaco di intervenire sia per contrastare che per prevenire situazione urbane di degrado quando ne sussistano sufficienti motivazioni, presupposto che deve sempre trovare riscontro in indagini approfondite e rigorose e che richiedono i tempi necessari.