Attualità

Il crocevia toscano dello spaccio di droga

Sugli alti numeri dello smercio a Prato incide soprattutto la presenza dei clienti che arrivano da fuori per acquistare gli stupefacenti

In sostanza l'emergenza c'è, ma sembra arrivare da fuori porta più che essere interna al tessuto cittadino. Questo non significa che non ci siano consumatori, soprattutto giovani: negli ultimi 30 giorni a Prato, 680 giovani hanno assunto due o più sostanze stupefacenti, mentre in Toscana sono stati 9.000. Nessun pratese, inoltre, ha fatto ricorso all'eroina a marzo. 

A dirlo sono i due studi di Espad e di Edit, sul consumo di droghe fra i giovani pratesi, che sono stati divulgati nel corso della giornata di studi nel palazzo del municipio. In generale, questo è il succo, emerge una minore incidenza dell'assunzione di sostanze fra i pratesi rispetto ai numeri toscani e nazionali. 

"Il dato che è venuto fuori non è in contraddizione con quanto sta accadendo negli ultimi anni in città perché molti consumatori vengono da fuori - ha spiegato il vicesindaco Simone Faggi - la prevenzione resta l'elemento fondamentale per combattere la tossicodipendenza, accanto al contrasto allo spaccio di droga". 

Nel dettaglio, la cannabis e la cocaina sono le sostanze prevalentemente utilizzate. La cannabis è stata consumata nell'ultimo mese dal 17 per cento degli intervistati in Italia, dal 20,3 per cento in Toscana e dal 17,3 per cento a Prato.

Sul fronte della cocaina, invece, nell'ultimo mese ne ha fatto uso l'1,6 per cento degli intervistati in Italia e in Toscana e lo 0,9 per cento a Prato. Nell'ultimo anno la percentuale aumenta al 2,6 per cento in Italia, al 2,8 per cento in Toscana e all'1,4 per cento a Prato.