Attualità

Meno nati, tanti bebè non italiani

La flessione demografica nazionale e regionale non risparmia il Pratese, dove è forte il contributo delle mamme straniere al numero di parti

Meno nascite ma contributo significativo al numero di parti in arrivo dalle mamme non italiane in misura del 37,6 per cento: è il quadro dei nuovi nati all'ospedale Santo Stefano di Prato nel 2020 tracciato nell'analisi condotta del Dipartimento Materno infantile della Asl Centro.

Il dato complessivo rinnova le preoccupazioni per la crisi demografica di livello nazionale e a cui la Toscana non sfugge e Prato nemmeno: nell'anno che si è appena concluso i bebè nati al Santo Stefano sono stati 2084, con una flessione del -2,2 per cento rispetto all'anno precedente. I nati da mamme non italiane, si diceva, sono il 37,6 per cento di questi bimbi.

E ancora da valutare è poi la ripercussione dell'evento pandemico con l'avanzata del Covid-19: "E’ prevedibile – afferma il direttore dell’Area Pediatria e Neonatologia della Asl Toscana Centro Rino Agostiniani – che la situazione, già così critica in epoca pre-Covid, possa registrare un ulteriore peggioramento nel momento in cui andremo a valutare gli esiti delle gravidanze avviate da marzo in poi. E' infatti legittimo ipotizzare che il clima di paura ed incertezza, nonché le crescenti difficoltà di natura materiale generate dall’epidemia, possano orientare negativamente le scelte di fecondità delle coppie".