Attualità

La memoria dell'industria parte dai mulini

Nella vita economica della Val di Bisenzio il mulino rappresenta il principale anello di congiunzione tra il mondo agricolo e quello industriale

Dai mulini a pietra per la farina, fin da Medioevo, alle turbine che trasformano la forza delle acque in energia per gli opifici tessili. La storia dei mulini della Valbisenzio nella mostra "Bisenzio, 100 anni di vita sul fiume" in allestimento alla villa del Mulinaccio, che aprirà i battenti sabato 22 ottobre, alle ore 16. 

La mostra ricostruisce con pannelli e grandi fotografie d'epoca l'evolversi delle opere idrauliche necessarie prima al funzionamento del mulino, come la pescaia o steccaia, la gora, il margone o bottaccio, poi alla fase produttiva con la gualchiera per mettere in moto i pestelli, la ramiera o ferriera per azionare magli, fino alla cartiera e all'opificio tessile. 

Nel corso dei secoli le realtà produttive si avvicendano sempre negli stessi siti: il Mulin Novo di Vernio, il mulino Bellandi del Fabbro il mulino della Badia di Vaiano, dell'Isola e della Cartaia.