Cronaca

Lamette e coltelli per evitare lo sgombero

Blitz della polizia municipale in un edificio occupato a Prato. In quattro hanno minacciato di farsi del male pur di non abbandonare lo stabile

La quiete delle prime luci dell'alba è stata scossa in via Filzi a Prato dall'intervento della polizia municipale che è entrata nell'edificio di proprietà di una famiglia industriale pratese e attualmente al centro di una procedura fallimentare.  Al loro arrivo gli agenti hanno trovato qua e là materassi, coperte e giacigli di fortuna. L'intero edificio era in pessimo stato e gli infissi danneggiati. 

All'interno c'erano una ragazza italiana di 25 anni risultata residente nel pistoiese e quattro marocchini tra i 28 e i 38 anni. Sono stati loro a minacciare atti di autolesionismo con coltelli e lamette per evitare lo sgombero. Tentativo fallito e sfociato in una scarica di denunce per invasione abusiva di edifici, furto aggravato, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale. Uno di loro è stato denunciato anche per inottemperanza a un provvedimento di espulsione che da poco era stato emesso a suo carico.

I sospetti che nello stabile ci potesse essere qualcuno erano nati già da qualche tempo e ben presto hanno trovato conferma nel ritrovamento degli allacci abusivi alla rete idrica e a quella elettrica. Proprio la presenza degli allacci è stata la scintilla che ha acceso la miccia, con la querela presentata dal curatore fallimentare che ha dato poi il via libera al blitz e al successivo sgombero. 

Gli agenti hanno trovato anche un cagnolino non tatuato e senza microchip che subito è stato affidato alle cure dell'associazione 'Qua la zampa'.