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Lavoro sicuro, al setaccio 8.000 aziende

Questa in sintesi la fase 2 del progetto, promosso dalla Regione Toscana, ''Lavoro sicuro'', che riguarda le aziende cinesi di Prato ma non solo

In particolare con i nuovi controlli, che dureranno fino ad aprile 2019, saranno ripassate al settaccio tutte le oltre ottomila aziende censite nella piana tra Firenze, Empoli e Pistoia, oltre la metà solo a Prato. 

Il via alla seconda fase intanto stamani con un seminario, svoltosi nella sala del Pellegrinaio del vecchio ospedale di Prato e che proseguirà ad aprile con una campagna di comunicazione e informazione. Percorsi di affiancamento, concertati con la comunità e le autorità cinesi, per spiegare a chi non è del tutto in regola come fare a rientrare nella piena legalità. 

Tra i presenti oggi al seminario anche il governatore Toscano Enrico Rossi, il sindaco Matteo Biffoni e il procuratore Giuseppe Nicolosi. 

"E' un lavoro - ha detto Rossi parlando del progetto - che bisogna continuare e rafforzare". Le ispezioni stavolta, precisa la Regione, riguarderanno anche altri temi: si punterà l'attenzione sulla formazione interna del personale e la regolarità dei rapporti di lavoratori, sarà segnalata alle autorità di competenza ogni informazione utile per contrastare l'evasione fiscale, un aspetto particolarmente "caro" a Rossi che ha commentato: "E' una piaga da combattere - ha detto a margine del seminario -. Chiederò al presidente del Consiglio, quando la prossima settimana sarà in Toscana, che si intervenga in maniera concertata. Occorre evitare che la moneta cattiva scacci quella buona: chi paga le tasse e si comporta correttamente rischia altrimenti di essere messo fuori mercato". 

Rossi ha ricordato i dormitori chiusi a centinaia ma anche le aziende, più di otto su dieci negli ultimi mesi, che ottemperano alle prescrizioni degli ispettori e si mettono in regola.