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Sirene spiegate in saluto al pompiere in pensione

Schieramento di mezzi, stamani, per l'ultimo giorno di lavoro del capo reparto Massimo Gensini. Ha preso parte ai soccorsi nel naufragio Concordia

Il saluto del capo reparto Gensini

Schieramento di mezzi a sirene spiegate, stamani, per l'ultimo giorno di lavoro del capo reparto Massimo Gensini al comando pratese dei vigili del fuoco dove era arrivato la prima volta nel 1997. Dopo una parentesi ad Arezzo, Gensini era rientrato a Prato a fine 2000 e qui aveva raggiunto la qualifica di capo reparto.

E oggi Gensini è andato in pensione, col saluto accorato dei suoi colleghi. Il capo reparto ha iniziato la sua attività nel corpo nazionale dei vigili del fuoco nel 1980, svolgendo il servizio di leva come vigile volontario ausiliario a Firenze. L'assunzione definitiva è arrivata a luglio 1985, quando Gensini viene assegnato al comando di Novara in cui presta servizio fino al trasferimento a Firenze, nel 1986. 

Trasferito al comando di Prato il 12 aprile 1997, a seguito della promozione a capo squadra viene assegnato al comando di Arezzo fino a dicembre 1999. Rientra definitivamente al comando di Prato dal 12 dicembre 2000, dove presterà servizio per il resto della sua carriera, raggiungendo la qualifica di capo reparto. 

Ha partecipato a numerose emergenze sia a livello locale che in ambito regionale e nazionale. Tra le più rilevanti, la partecipazione alle operazioni di soccorso della nave Costa Concordia, i terremoti dell’Irpinia 1980 dell’Umbria e Marche 1997, del Molise nel 2002, dell’Abruzzo nel 2009, del centro Italia del 2016,e le alluvioni di Campi Bisenzio nel 1991, Poggio a Caiano l'anno successivo, e poi di Santa Croce sull’Arno San Miniato nel Pisano nel 1993 e di Cardoso a Lucca nel 1996. 

"Il caporeparto Gensini - sottolinea la nota dei vigili del fuoco di Prato - ha concluso la carriera rivestendo con serietà e integra onestà, l’incarico di capo autorimessa provinciale. Disponibile a risolvere qualsiasi problema improvviso degli automezzi, lo abbiamo rintracciato sovente nei giorni di riposo e anche durante i periodi di vacanza, ma non ha mai fatto mancare ai colleghi una risposta e una soluzione. A Gensini vanno gli auguri più sinceri della comandante architetto Maria Francesca Conti e di tutti i colleghi del comando di Prato, per una nuova e serena pagina della sua vita, con la speranza di poterlo riaccogliere spesso in caserma, che è stata la sua seconda casa per tanti anni".