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Minimarket vietati in centro

Il regolamento del commercio allo studio della giunta vieta l'apertura di nuovi esercizi in alcune zone della città particolarmente a rischio

A spingere l'amministrazione guidata da Matteo Biffoni a rivedere le regole sul commercio sono stati i recenti episodi di spaccio di stupefacenti in alcune aree del centro, in particolare attorno a via Cironi.

Episodi che hanno fatto crescere il senso di insicurezza dei cittadini e che hanno anche portato nelle settimane scorse il sindaco a firmare l'ordinanza di chiusura per un anno del market di via Santa Margherita.

Da qui la scelta della giunta di vietare l'apertura di nuovi minimarket in quella zona. Guai però a parlare di provvedimento fotocopia a quello anti Kebab preso nel 2012 dall'allora sindaco Roberto Cenni.

"La differenza è sostanziale - ha spiegato Biffoni -: Cenni disciplinava l'insediamento delle attività in tutto il centro storico appellandosi a questioni di decoro urbano e vietava attività artigianali di cottura alimenti, quali kebab e similari, diverse da quelle tradizionali salvo quelle esercitate in forma accessoria. Era quindi un'improbabile decisione legata a una malintesa forma di decoro. Il regolamento sul commercio che stiamo mettendo a punto ora, invece, vieta l'apertura di nuovi minimarket in una zona specifica del centro dove da anni si verificano problemi di sicurezza, perchè con il vecchio regolamento mancava lo strumento per farlo".

Il divieto, ci ha tenuto a sottolineare il sindaco, non si applicherà solo ai minimarket aperti dagli stranieri ma anche da italiani.

Biffoni ha anche annunciato una stretta nell'area del Serraglio, via Magnolfi, via Santa Margherita, la zona cittadina ribattezzata da anni il triangolo nigeriano.