Attualità

"Nessuna tutela per i detenuti psichiatrici"

Duro attacco della Fp Cgil di Prato dopo l'episodio dell'uomo che ha appiccato il fuoco nella sua cella nel carcere della Dogaia

"Alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari non sono corrisposte politiche di accoglienza alternativa per i detenuti affetti da disagio psichiatrico. Una tale carenza organizzativa e la mancanza di una risposta che abbia il segno di una scelta di civiltà ha messo a rischio gli altri detenuti e ha provocato lesioni giudicate guaribili in sette giorni per tre agenti di polizia penitenziaria della Dogaia", ha detto il segretario della Fp Cgil di Prato, Sandro Malucchi, facendo riferimento all'incendio appiccato nella serata di ieri da un detenuto affetto da patologia psichiatrica.

Secondo Malucchi, la mancanza di attenzione ai problemi segnalati al direttore del carcere rischia di produrre effetti incontrollati. "Abbiamo segnalato anche nel settembre scorso il problema del reparto Isolamento che è perennemente e inopportunamente occupato da ''detenuti abusivi'' che vi restano per mesi o anni e invece che per il tempo necessario per scontare il provvedimento disciplinare. Proprio in quel reparto si è sviluppato l'incendio che doveva e poteva essere evitato".

Dal sindacato è arrivata anche la solidarietà agli agenti rimasti intossicati dal coordinatore regionale della polizia penitenziaria della Cgil Donato Nolè ha espresso "solidarietà ai tre colleghi rimasti feriti nell'esercizio della propria funzione", nonché "perplessità e preoccupazione per la scarsa attenzione dedicata dall'amministrazione ai problemi, organizzativi e di sicurezza, che le organizzazioni sindacali stanno da tempo manifestando".