Attualità

La carica dei nuovi poveri piegati dal Covid

Nell'ultimo anno sono raddoppiati i primi accessi allo sportello solidale pratese. Tra le richieste ci sono psicofarmaci e connessione internet

Sono raddoppiate, dopo il confinamento del marzo 2020, le persone che per la prima volta nella loro vita hanno bussato alle porte del centro d'ascolto della Caritas di Prato, per un incremento complessivo del 27% di persone. E' la carica dei nuovi poveri piegati dal Covid-19 e chiedono, tra le altre cose, aiuto per l'acquisto di psicofarmaci ma anche per la connessione internet con cui garantire ai figli la didattica a distanza. 

Sono alcuni degli elementi che emergono dal Rapporto diocesano sulle povertà in tempo di Covid a Prato, un bilancio che analizza l'attività dell'impegno del centro d'ascolto di via del Seminario, presentato questa mattina dal vescovo Giovanni Nerbini insieme ai co-direttori della Caritas Idalia Venco e Mario Lanza e al curatore dell'indagine Massimiliano Lotti. Il periodo analizzato va dal 10 aprile 2020 al 10 gennaio 2021. 

"Questi dati fanno emergere situazioni nuove e drammatiche, la crisi economica ha aperto la strada a crisi collaterali, in particolare quella educativa e sociale. Penso anche al problema della solitudine - ha commentato il vescovo Nerbini -. Occorre impegnarci seriamente, prima di tutto politicamente per la crescita della giustizia sociale, per una equa distribuzione dei beni, perché a tutti vengano offerte pari opportunità e servizi".