Cronaca

Operai clandestini, sigilli alla fabbrica

Blitz della squadra interforze in una ditta cinese di Prato. Sequestrati 35 macchinari, maxi sanzioni per la titolare che è stata arrestata

Lavoratori clandestini in nero e macchinari privi di marchio Ce. Questo quello che hanno trovato all'interno di una ditta cinese le squadre interforze di Prato. Dopo il blitz è stata disposta la sospensione dell'attività ed è stata arrestata la titolare, una cinese quarantenne per il reato di sfruttamento della manodopera clandestina. 

All'interno dell'azienda sono stati identificati 16 lavoratori di nazionalità cinese, di cui 8 non regolarmente assunti; di questi 5, tre uomini e due donne, sprovvisti di documenti validi per l'identificazione, sono risultati essere irregolari, e, pertanto, denunciati in stato di libertà per il reato di ingresso e soggiorno illegale nello Stato italiano

La titolare della ditta, una quarantenne cinese, è stata arrestata per il reato di sfruttamento della manodopera clandestina. Gli accertamenti su i lavoratori non assunti regolarmente hanno fatto scattare sanzioni per 25.000 euro.

E' scattato anche il sequestro amministrativo di 35 macchinari con il tassativo divieto d'uso per 10 di questi perché sprovvisti di marchio CE. I cinque cittadini cinesi clandestini identificati  saranno espulsi.

La squadra interforze è coordinata dal personale appartenente alla Questura di Prato e composta dal personale della Guardia di Finanza, della locale Polizia Municipale, dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell'Inps, dell'Asl, dell'Inail, dell'Agenzia delle Dogane e dell'Alia Servizi Ambientali.