Cronaca

Prostituzione, affari d'oro tra le mura domestiche

Maxi blitz della Guardia di Finanza di Prato in otto immobili al termine di una lunga indagine iniziata nel marzo scorso

L'hanno chiamata Piazza pulita e non è un caso. Di una vera pulizia si è trattato, visto che nell'intera operazione sono stati eseguiti 60 decreti di perquisizione, sono state denunciate 38 persone, 8 immobili sono finiti sotto sequestro. E, per voler insistere con i numeri, 300 militari sono stati impegnati. 

L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato alla scoperta all'interno degli appartamenti, di un giro di prostituzione perfettamente noto ai proprietari. Ora le indagini proseguono con gli accertamenti di polizia giudiziaria e tributaria per valutare se ci siano gli estremi per contestare i proventi, molto consistenti, dell'attività. Alcuni degli immobili, tra l'altro, sono stati affittati a prestanome. Gli appartamenti si trovano nelle zone di piazza Mercatale e via sant'Antonio.

Ad essere coinvolti sono cittadini pratesi ed extracomunitari, ma anche persone residenti nelle provincie di Firenze, Pistoia, Lucca, Arezzo, Livorno, Pisa e fuori dalla Toscana, come Milano, Monza, Bergamo, Rovigo, La Spezia, Roma e Palermo. Per tutti è scattata la denuncia per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Tra loro il titolare di un money transfer segnalato anche per il reato di riciclaggio, dopo aver consentito ad alcune prostitute di trasferire somme di denaro all'estero oltre i limiti previsti usando documenti di identità fasulli.

L'operazione è stata avviata nel marzo scorso su delega dei sostituti procuratori della Repubblica Antonio Sangermano e Laura Canovai dietro coordinamento del procuratore capo Giuseppe Nicolosi ed è stata eseguita dai finanzieri dopo una serie di attività preliminari: osservazione, controlli, attività tecniche di intercettazioni telefoniche e raccolta di informazioni da testimoni.