Attualità

Assalto al vaccino libero, gli hub si organizzano

La Asl ha disposto una separazione funzionale. Al Pellegrinaio Novo tutte le prestazioni anti Covid in libero accesso, al Pegaso i prenotati

Il Pellegrinaio Novo accoglierà i vaccinandi in libero accesso

Vaccini anti Covid-19 a porte aperte sì, ma organizzati. Dopo le code con l'assalto agli hub vaccinali dei giorni scorsi e la tirata d'orecchie arrivata dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, la Asl riorganizza i centri di somministrazioni pratesi diversificando le destinazioni funzionali. Le nuove modalità sono operative già da oggi "in considerazione - recita una nota della stessa Asl Centro - della straordinaria risposta registrata in questi giorni da parte dei cittadini, soprattutto stranieri".

Funzionerà così: l'hub Pellegrinaio Novo in piazza dell'Ospedale Vecchio, che garantisce 720 inoculazioni giornaliere, riceverà tutta l'attività di accesso diretto alla vaccinazione, senza prenotazione dunque, a parte quanti si sono prenotati e quindi riceveranno regolarmente la somministrazione.

L’hub Pegaso 2 sarà invece riservato alle sole vaccinazioni con prenotazione, in modo da separare i flussi delle persone senza appuntamento dai prenotati. La Asl non disconosce le difficoltà generatesi nei giorni scorsi a causa dell'alto numero delle adesioni alla campagna in libero accesso in particolare da parte della comunità cinese, unito "a una frequente difficoltà di relazione per la non conoscenza della lingua italiana ed alla mancata disponibilità della documentazione propedeutica (scheda anamnestica e consenso informato)".

Così ieri ecco il vertice in cui si sono confrontati il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Renzo Berti, il vicesindaco Luigi Biancalani, l’assessore alle politiche culturali e alla cittadinanza Simone Mangani, il direttore della Sds Lorenza Paganelli e le rappresentanze del Consolato cinese che ha assicurato il proprio impegno a supportare l’adesione alla vaccinazione tramite le Associazioni orientali che cercheranno di agevolare i percorsi dei loro connazionali contribuendo alla regolazione dei flussi giornalieri, all’attività di mediazione linguistica e diffondendo la modulistica.

"Registriamo con grande positività l’importante risposta che sta avendo l’Open-Day a Prato – precisa il direttore generale Paolo Morello -. Tale modalità, voluta dalla presidenza della Regione Toscana, sta permettendo di raggiungere le comunità straniere che vivono sul territorio e rappresentano una porzione cospicua della popolazione pratese. Ciò permetterà di alzare in maniera significativa la percentuale dei vaccinati dando una importante sicurezza di protezione dal covid-19 alla comunità intera".