Cronaca

Si è spento Bersellini, l'allenatore di ferro

Originario di Borgotaro, fu prima giocatore. I più importanti successi arrivarono con l'Inter e la Sampdoria, poi guidò anche la Fiorentina e il Pisa

Eugenio Bersellini

Eugenio Bersellini detto "il tedesco", per il suo aspetto e i suoi modi di fare ferrei, decisi e testardi, si è spento a Prato nella notte, all'età di 81 anni.

Nato a Borgotaro, nel parmense, passò ad allenare a Lecce, ma i suoi successi più importanti sulle panchine dei campi da calcio arrivarono a Milano sponda neroblu, dove vinse lo scudetto del '79-'80 e due Coppa Italia. Una teza Coppa Italia arrivò poi a Genova, sulla panchna dei blucerchiati, nel 1985.

A Firenze approdò nellla stagione '86-'87, ma nonostante il recupero di Roberto Baggio la viola mancò l'obiettivo della Coppa Uefa, piazzandosi al nono posto nel campionato di serie A.

A Pisa, sotto la presidenza di Romeo Anconetani nella stagione '93-'94, Bersellini fu chiamato in corsa per sostituire Walter Nicoletti ma poi, dopo sedici partite, fu rimpiazzato da Felice Secondini. E il Pisa, purtroppo, non si salvò: arrivato 17esimo in campionato i deficit finanziari fecero il resto, chiudendo definitivamente l'epopea di Romeo e del Pisa Sporting Club.

Eugenio Bersellini a quel punto si prese un po' di pausa, poi andò addirittura ad allenare in Libia, dove vinse anche un campionato.

La camera ardente è stata allestita alla Misericordia di Prato.