Attualità

Avvio di scuola senza studenti cinesi in classe

Ritorno sui banchi con il tasso più alto di assenza mai registrato tra gli studenti orientali. Incontro tra Comune, Provincia e associazioni cinesi

Comune, Provincia, scuole, Pin e nove associazioni cinesi di Prato si sono incontrati stamattina per confrontarsi sul caso dell'assenza di gran parte degli studenti di origine cinese nei primi giorni di scuola: è lo stesso Comune, in una nota, a spiegare che nei primi giorni di ritorno sui banchi si è registrato il tasso più alto di assenze tra studenti di origine cinese. Asseneze attribuite al timore di un nuovo aumento dei contagi da Covid-19.

Al centro della riunione, le misure adottate per prevenire il rischio di contagio. Nel corso dell'incontro, da parte del Comune, sono state ricordate le misure adottate sin dal lockdown, il continuo confronto tra le istituzioni e i rappresentanti della comunità cinese oltre ai provvedimenti messi in campo per una gestione in sicurezza degli spazi, il rispetto delle norme sul distanziamento sociale, i principali punti del patto di corresponsabilità scuola-famiglia, le modalità di entrata, uscita e gestione di eventuali casi positivi in ambito scolastico. 

E' stato anche ricordato che la frequenza della scuola in età 6-16 anni è prevista come un obbligo dalla legge italiana. 

Dal canto loro, i rappresentanti delle associazioni cinesi hanno ribadito la fiducia sollevando la proposta di dare maggiori garanzie alle famiglie misurando la temperatura degli studenti a scuola, oltre che a casa come già previsto oggi dai patti di corresponsabilità. Si tratta, spiega il Comune, di una soluzione la cui fattibilità sarà da verificare, ma che al momento è già applicata nei nidi e nelle scuole dell'infanzia comunali: qui, infatti i numeri ridotti di bambini permettono una gestione della fase di misurazione della temperatura senza particolare difficoltà.