Cronaca

Tutti a nero, sigilli alla stamperia inquinante

Trovati al lavoro cinque operai senza contratto, tra cui due cinesi senza documenti. L'azienda lavorava anche senza autorizzazioni per le emissioni

Il nucleo ambientale della polizia municipale di Prato, insieme al personale ispettivo di Arpat, ha sequestrato una stamperia, gestita da una cittadina cinese di 50 anni. 

L'azienda lavorava in assenza di autorizzazioni per le emissioni inquinanti. Nel magazzino sono stati trovati intenti a lavorare 10 operai nordafricana, cinese e pakistani. Due operai si erano nascosti sotto ad un macchinario per non essere scoperti. 

Dagli accertamenti effettuati da personale dell'ispettorato del lavoro è emerso che metà erano lavoratori a nero, tra i quali due cinesi che non avevano neanche i documenti. 

All'interno del magazzino sono stati rinvenuti numerosi fusti contenenti prodotti chimici. La titolare è stata quindi denunciata per violazione alla normativa ambientale ed il magazzino è stato posto sotto sequestro. 

Emesse anche sanzioni amministrative dell'importo complessivo di circa 600 euro da parte della polizia municipale per la scorretta gestione della documentazione dei rifiuti.