Cronaca

Omicidio nel Pistoiese, le botte poi il corpo dato alle fiamme

L'autopsia condotta sul corpo rinvenuto semicarbonizzato ha rivelato i dettagli sulla morte violenta dell'uomo. E adesso si cerca un assassino

Foto d'archivio

Prima le botte, poi il corpo dato alle fiamme probabilmente quando ancora l'uomo ritrovato privo di vita e semicarbonizzato ad Agliana ancora respirava: è la ricostruzione sulla morte del 57enne che sulle prime era parsa compatibile con un suicidio. E invece no: l'autopsia ha indirizzato le indagini verso l'omicidio volontario, così adesso si cerca l'assassino, uno o più assassini in realtà.

L'8 Gennaio scorso erano stati i vicini e i residenti della zona a lanciare l'allarme avendo visto le fiamme ardere. All'arrivo dei soccorritori, poi, la macabra scoperta: per il 57enne rinvenuto in quelle condizioni davanti alla sua abitazione in zona rurale non c'era più nulla da fare. Sul posto oltre al personale di 118 erano accorsi vigili del fuoco, carabinieri col nucleo investigativo e della sezione scientifica, magistrati. 

Le indagini sono iniziate sull'ipotesi del gesto volontario, poi però molti tasselli non quadravano con quello scenario. Una ferita sospetta sulla sommità del capo, ad esempio, e la mancanza di inneschi. Così era stata disposta l'autopsia, effettuata ieri all'ospedale San Jacopo di Pistoia. Ora l'ipotesi è che l'uomo sia stato picchiato quasi a morte e poi cosparso di liquido infiammabile per cancellare col fuoco le tracce del delitto

Il trauma alla testa per altro non sarebbe l'unico rilevato sul corpo dell'uomo originario del Pratese e trasferitosi da qualche tempo lì ad Agliana. Ecco dunque che sulla scorta delle risultanze medico legali adesso le indagini dei carabinieri si sono orientate sullo scenario della morte violenta per mano di terzi. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.

La vittima non ha precedenti penali. Gli investigatori stanno scandagliando il quadro economico e patrimoniale del 57enne.