Cronaca

L'incubo, rapinata e sequestrata dal fratello

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri, decisive le impronte trovate nella casa. Aveva complici e avrebbe agito perché soffocato da debiti di gioco

Ieri i carabinieri di Prato hanno arrestato un cinese di 43 anni, domiciliato in Prato e in regola con il permesso di soggiorno. Le accuse sono gravi, rapina e sequestro di persona.

La vicenda risale alla notte del 22 agosto del 2016 quando, in una casa della periferia di Carmignano, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione di una donna cinese che era stata bendata e imbavagliata ed era in evidente stato di choc. 

La donna riferì che poco prima quattro soggetti che parlavano cinese, a volto coperto e armati di bastoni e coltelli, si erano introdotti nella sua abitazione e l’avevano bendata e legata, derubandola di oro e denaro per circa duemila euro. 

I carabinieri del nucleo investigativo di Prato, specializzati nel rilevamento di tracce e impronte, hanno raccolto molti indizi, tra questi alcuni frammenti di nastro da imballaggio utilizzato dai malfattori per legare la vittima. 

I reperti vennero inviati al Ris di Roma per l’esaltazione delle impronte. La scoperta fu che su uno dei frammenti era presente l’impronta del fratello della vittima. 

A quel punto sono partite le indagini per appurare se le impronte presenti sul nastro erano una casualità dovuta alla frequentazione da parte dell’arrestato della casa oppure se lo stesso era coinvolto nella commissione del reato. Le indagini hanno consentito di accertare la verità, ossia che è stato proprio il fratello della donna ad organizzare la rapina con alcuni complici cinesi non ancora identificati. 

Da successivi accertamenti è ipotizzabile che l’arrestato, ormai soffocato dai debiti di gioco, abbia organizzato la rapina forse sperando di trovare un bottino più ricco.

L’indagine è stata coordinata dal dottor Sottosanti che, una volta ricevuto gli elementi di prova, ha avanzato una richiesta di cattura al Gip Pallini che ha preparato il mandato. 

Il 43enne si trova alla Dogaia in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.