Cronaca

Trentenne cinese rapita da marito e moglie

E' accaduto nella notte fra domenica e lunedì. La coppia voleva obbligare la ragazza a lavorare per loro come estetista. Salvata da una chat

L'hanno prelevata con la forza dalla sua abitazione di San Donnino, sequestrandole i documenti, e poi l'hanno rinchiusa in un negozio. E' durata poche ore ma è stata spaventosa l'avventura di una giovane cinese rapita e malmenata da una coppia di connazionali che volevano obbligarla a lavorare per loro in un negozio di estetista.

Nonostante lo sgomento e la paura però, la ragazza, trent'anni, non si è arresa ed essendo riuscita a portare con sè, di nascosto ai rapitori, il suo cellulare ha cominciato ad inviare richieste di aiuto via Wechat a una conoscente, peraltro allertata anche dal fidanzato della rapita il quale, non parlando bene l'italiano, aveva contattato l'amica per chiederle di chiamare la polizia.

Un messaggio dopo l'altro, la vittima ha inviato indicazioni sull'auto dei suoi aggressori, sulla targa e anche il luogo dove era stata parcheggiata. Poco dopo la polizia ha cominciato a setacciare l'area del Macrolotto, individuando l'auto ricercata. Mentre i controlli proseguivano, a un certo punto il rapitore si è avvicinato agli agenti per chiedere cosa fosse successo e poco dopo una delle pattuglie ha sentito delle urla provenire da un negozio. Una volta entrati al suo interno, i poliziotti si sono ritrovati di fronte la rapita mentre veniva schiaffeggiata dalla sua aguzzina.

La ragazza è stata così liberata mentre per la coppia di coniugi è scattato l'arresto per sequestro di persona, rapina e furto con strappo. Entrambi hanno negato ogni addebito.