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Crisi Creaf, chiesto il concordato preventivo

I soci hanno ritenuto impossibile impiegare altre risorse nel Centro ricerche e alta formazione senza garanzie sulla sua rapida apertura

A comunicare la presentazione della domanda di concordato preventivo al tribunale di Prato è stata l'amministratrice unica della società Laura Calciolari. La notizia è stata resa nota durante l'assemblea per l'approvazione del bilancio 2015 davanti ai soci, cioè Provincia di Prato, Comune di Prato, Comune di Montemurlo, Comune di Carmignano, Comune di Vaiano, Comune di Vernio e Comune di Cantagallo.

In sostanza gli stessi soci hanno constatato l'impossibilità di rispettare la normativa per l'impegno di ulteriori risorse pubbliche "senza garanzie di repentina apertura della struttura e un piano economico finanziario, come del resto precisato nelle ultime note anche da parte dei revisori dei conti della Provincia di Prato, socio di maggioranza, garanzie che non appaiono essere nelle possibilità del Centro", spiega una nota della Provincia di Prato. 

Il Creaf è stato costituito nel 2005 e, secondo quanto riferito dall'amministratrice delegata, non è in condizioni di garantire la continuità aziendale dichiarando lo stato di crisi, anche se al contempo dispone di un consistente attivo patrimoniale immobiliare. 

Sulla società partecipata è aperta un'inchiesta della Procura di Prato per malversazione, ha fatto richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Prato.