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L'ex sindaco Cenni decade da consigliere comunale

La decadenza dalla carica è subentrata per effetto della legge Severino dopo il patteggiamento per il crac Sasch. Cenni: "Accetto con serenità"

La condanna per il crac Sasch è arrivata il 12 settembre, quando l'ex sindaco di Prato Roberto Cenni ha patteggiato due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Il reato contestato era bancarotta fraudolenta.

A comunicare la propria decadenza dalla carica di consigliere comunale nell'attuale giunta guidata da Matteo Biffoni è stato lo stesso Roberto Cenni con un post su facebook: "Oggi la Prefettura ha comunicato al Sindaco Matteo Biffoni ed alla Presidente del Consiglio Comunale Ilaria Santi, la mia decadenza da consigliere comunale in applicazione della legge Severino - scrive Cenni - mai decisione fu più sofferta per me se non quella sul patteggiamento per il processo che mi vedeva imputato, anche alla luce e nella consapevolezza di quanto accade oggi. Per questo ammiro mio figlio Giacomo che ha ancora la forza per affrontare il processo e dimostrare la propria, la nostra, innocenza. Per me era divenuta però una situazione non più sostenibile".

"Per questi motivi - prosegue il post - accetto con serenità quanto previsto dalla legge senza opporre ricorso, anche se potrebbe essere nelle mie facoltà".

Cenni sostiene di voler "continuare a mantenere separate le vicende legate alla mia azienda da quelle di amministratore pubblico. Per questo non mi sono dimesso quando ero sindaco e non l'ho fatto nemmeno da consigliere dopo la sentenza: ho inteso mantenere fede fino all'ultimo giorno al mandato conferitomi dagli elettori.
Rimarrò comunque a disposizione dei consiglieri del gruppo "Prato con Cenni" per aiutarli a svolgere al meglio il loro compito".